Quando si parla di automazione industriale si può facilmente incappare nell’errore di credere che si tratti di “mera” meccanizzazione, ossia della capacità delle macchine di eseguire in autonomia lavori e task ripetitivi altrimenti affidati all’uomo (con dispendio di tempo e soldi maggiore). Eppure, c’è molto di più: per automazione industriale, infatti, si intende l’integrazione delle macchine in un sistema più ampio di regolazione e controllo, un vero e proprio sistema tecnico-organizzativo che impiega macchinari e sistemi di check in grado di automatizzare le diverse fasi produttive impiegando macchine, apparecchi, attrezzi e altri dispositivi.
Ottobre, si sa, è il mese di BI-MU, la più importante manifestazione italiana dedicata all’industria costruttrice di macchine utensili a asportazione, deformazione e additive, robot, digital manufacturing e automazione, tecnologie abilitanti e subfornitura. Il 2022 sarà dunque l’anno della 33esima edizione della kermesse che, dal 12 al 15 ottobre, porterà negli spazi di Milano Rho Fiera quella che a tutti gli effetti è l’unica mostra di settore in Italia di vero respiro internazionale.
Ve li ricordate l’iperammortamento, il superammortamento e il credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo, le agevolazioni a sostegno degli investimenti innovativi e la trasformazione digitale delle imprese italiane contenuti nel Piano Impresa 4.0? Bene, con il 2021 tutte queste misure non esistono più. Il Piano Transizione 4.0, infatti, rappresenta oggi l’indirizzo di politica industriale italiano e consiste in un’unica misura, con aliquote differenti per diverse categorie di beni.